Roma ci riprova: Campagna Recuperi per Evasione Tassa di Soggiorno
Roma ci riprova: Campagna Recuperi per Evasione Tassa di Soggiorno
Dopo il caos delle cartelle pazze, Roma avvia una nuova campagna di recupero per presunta evasione della tassa di soggiorno o per mancata dichiarazione. Le strutture ricettive extra-alberghiere e altre strutture simili hanno ricevuto nelle settimane precedenti le festività natalizie notifiche di accertamento per errata dichiarazione del versamento della tassa di soggiorno. Queste notifiche contengono, nella maggior parte dei casi, una tabella con gli anni accertati, il numero di pernottamenti dichiarato sulla piattaforma GECOS e quello rilevato dall’ufficio, che risulta generalmente maggiore.
Il motivo di queste azioni è principalmente legato alla necessità di fare cassa, estendendo i controlli addirittura fino al 2020. Le notifiche contengono spesso dati molto discordanti: alcuni riportano cifre astronomiche, mentre altri evidenziano importi più modesti. Per molte strutture, confutare questi dati è difficile, soprattutto perché il metodo di rilevamento adottato da Aequa ROMA è simile a quello utilizzato per le cartelle pazze, ovvero tramite dati prelevati dagli alloggiati web e dalle agenzie delle entrate.
Questa metodologia, come evidenziato in un articolo del Sole24Ore, non tiene conto di alcune eccezioni, come i soggiorni di persone esenti o le locazioni turistiche con permanenze fino a 30 giorni, per le quali la tassa di soggiorno si paga solo per i primi 10 giorni. Per esempio, se una struttura ha ospitato 4 persone per 28 giorni (totale di 112 pernottamenti), la differenza tra il numero di pernottamenti effettivi e quelli accertati (72 pernottamenti in più) può risultare molto onerosa. Moltiplicando per le vecchie tariffe (prima del 2023), il totale ammonterebbe a 252 euro.
Per aiutare i gestori, è stato creato, sempre da AEQUA ROMA . un modulo con il quale è possibile presentare ricorso in autotutela, scaricabile anche dal nostro sito. Inoltre, ANBBA offre ai soci un servizio dedicato tramite lo sportello INFOFISCO, con un costo convenzionato stabilito in base alla complessità del caso e agli allegati necessari, in collaborazione con il responsabile dello sportello di ANBBA. Scrivere a infofisco@anbba.it – consulente@anbba.it
Conclusione: Le strutture ricettive sono invitate a verificare con attenzione le notifiche ricevute e a considerare l’opzione del ricorso per evitare ingenti addebiti non giustificati.
Il modello per il ricorso in AUTOTUTELA è scaricabile in formato pdf in AREA SOCI nella sezione utilità.