Migliaia di strutture regolari affogate nella burocrazia faticano ad ottenerlo
ANBBA, una delle associazioni nazionali più longeve del settore extra-alberghiero, ha già da parecchi giorni sollecitato il Ministro del Turismo per una proroga dei termini fissati al 31 dicembre. In molte regioni italiane, ci sono difficoltà oggettive nel conseguire il CIN, soprattutto nel Lazio e a Roma, dove numerose strutture, le più longeve, operano da anni con SCIA protocollata in forma cartacea. La situazione è complicata in quelle regioni dove la comunicazione avviene ancora in modalità cartacea, e in altre dove è stato appena introdotto il codice regionale.
Molte strutture hanno segnalato il problema collegandosi al sito del Ministro nella sezione “Ottieni CIN”, segnando la struttura mancante, ma, nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni, non è ancora stato risolto nulla, nemmeno dopo aver ripetuto l’operazione più volte.
Un’ulteriore proroga è necessaria, non solo per evitare il blocco delle attività di queste migliaia di strutture che hanno attivato ogni possibile mezzo per ottenere il CIN, ma anche per prevenire un danno erariale stimato in oltre 100 milioni di euro, un impatto significativo soprattutto in un momento cruciale per la legge di bilancio.
La proroga è ormai doverosa e deve essere immediatamente comunicata per evitare danni economici irreparabili al settore.
Cesare Gherardi
Direttore ANBBA