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INVESTIMENTI per il Turismo
I BONUS per le attività ricettive previste dal PNRR
Riportiamo quanto previsto
e pubblicato sul sito del Ministero del Turismo
I dettagli della manovra sono stati pubblicati sul supplemento ordinario n. 48/L alla Gazzetta ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021 è stata pubblicata la legge 29 dicembre 2021, n. 233 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”.
Alla luce di tutti i decreti e , analizzati i vari capitoli degli incentivi e delle erogazioni a fondo perduto, ci pare di capire che sarà molto difficile che le strutture ricettive extra-alberghiere, anche se munite di partita IVA, possano avere delle chance per partecipare ai bandi . Le spese per la redazione e presentazione dei progetti , vista la mole di documentazione da produrre , sicuramente saranno tante con l’incognita di non poter essere ammessi. Al momento attuale le istruzioni per la presentazione dei progetti non ci risulta che siano state ancora pubblicate , sappiamo che non ci sarà un “click day” ma le domande verranno analizzate ed ammesse secondo l’ordine cronologico di presentazione , ma bisognerà ancora attendere , infatti :
- la domanda per il riconoscimento degli incentivi dovrà essere inviata – esclusivamente in via telematica e sottoscritta con firma digitale – tramite la piattaforma online indicata dal Ministero seguendo la procedura che dovrà essere attivata entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso del 23 dicembre scorso; le imprese – registrando il proprio profilo – avranno 30 giorni di tempo per presentare la loro istanza. Gli incentivi sono attribuiti secondo l’ordine cronologico delle domande, previa verifica del rispetto dei requisiti soggettivi ed oggettivi, nel limite delle risorse.
La nostra Associazione si è posta degli interrogativi sul fatto della possibilità di partecipazione per quelle strutture che , pur operando in regime di impresa, esercitano la propria attività ricettiva (come nella maggior parte dei casi) in edifici RESIDENZIALI e non catastalmente censiti in Categoria D/2 (vale a dire alberghiera) - Senza pensare al fatto che il codice ATECO e diverso da quello degli alberghi.
Ma i paletti inseriti per limitare al massimo le erogazioni, sono tanti , e fra tutti primeggia il fatto , condizione sine qua non , che l’impresa che gestisce la struttura , deve essere anche proprietaria dell’immobile .
Da tutto quanto si evince che ancora una volta , le attività ricettive extra-alberghiere , che sono l’asse portante della micro ricettività, presente capillarmente su tutto il territorio nazionale , vengono escluse da ogni possibilità di partecipazione a questo grande progetto del PNRR cucito per pochi eletti e da molte associazioni pubblicizzato come panacea capace di risolvere la crisi del settore.
ANBBA ha attivato uno speciale ufficio di consulenza, per i propri soci , per valutare la idoneità delle strutture (fattibilità progettuale) funzione delle varie opportunità stabilite dal piano per una eventuale pre-iscrizione per quelle strutture che, alla luce di quanto esposto, riterranno di poter avere i predetti requisiti.
Per informazioni scrivere a :
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