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Accogliere in sicurezza

Accogliere in Sicurezza: L’Importanza dell’Accoglienza Calorosa

 La Realtà della Vita Moderna

È tutto bello e tutto vero. I tempi cambiano, e la tecnologia avanza in modo sempre più sofisticato. Viviamo in un mondo dove tutto è online: siamo identificati, controllati e, in un certo senso, spiati. Ovunque tu vada, ciò che dici e persino ciò che pensi può essere registrato. Non si scrivono più lettere, nemmeno raccomandate; ora ci sono le PEC e le email. Saluti e auguri arrivano tramite chat. Se non sei su Facebook, la tua identità sembra quasi essere messa  in discussione . Sui mezzi pubblici, tutti sono immersi nei loro dispositivi, con le teste piegate verso il “giocattolo del millennio”L’Impatto della Tecnologia sull’Interazione Umana – Sui treni ad alta velocità, non ci si scambia nemmeno un saluto. Gli altri passeggeri, appena seduti, accendono i loro PC portatile senza nemmeno scusarsi. Anche le signore si sono abituate a farsi sfiorare nel cercare la presa USB per ricaricare il cellulare. Questa è la nostra vita quotidiana: acquisti online, consegne di pacchi anche di domenica, ora sembra vengano recapitati anche da droni !!! – Un Passo Indietro? Per chi, come me, ha vissuto l’evoluzione della tecnologia, queste considerazioni rappresentano il ritratto di una società che sembra aver raggiunto un capolinea. La circolare del Ministero degli Interni, che vieta l’uso delle moderne tecnologie per il self check-in e i key box, ha suscitato un unanime scetticismo.  L’Essenza dell’Accoglienza nei B&B – Crediamo fermamente nel valore dell’accoglienza calorosa che un B&B può offrire. Questi luoghi, nati come ospitalità familiare, hanno la peculiarità di accogliere l’ospite in casa propria. Da sempre, l’accoglienza è accompagnata da un sorriso e da un “benvenuto” in tutte le lingue. Questo è lo spirito di un’accoglienza autentica, che fa sentire l’ospite come a casa. Rispettiamo ogni opinione, ma crediamo che la tecnologia debba supportare e non sostituire l’interazione umana. Un sorriso e una stretta di mano rimangono l’accoglienza ideale in un B&B.

In un mondo in cui la tecnologia avanza, è fondamentale non dimenticare l’importanza del contatto umano. La vera accoglienza si basa sulla connessione personale, e questo è ciò che rende un soggiorno in un B&B un’esperienza unica e indimenticabile.

Cesare Gherardi – Direttore ANBBA


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Da il Foglio : La lotta ad Airbnb in nome della sicurezza è il simbolo di un paese che non vuole crescere

Lo sviluppo di queste piattaforme ha apportato benefici sia per l’utilizzo e per la remuneratività delle proprietà immobiliari, sia per la differenziazione dell’offerta turistica, oltre che dal punto di vista fiscaleMATTEO REPETTI

Il Rapporto Censis 2024 presentato qualche settimana fa fotografa un paese che si limita a galleggiare, in cui dal 2003 al 2023 il reddito disponibile lordo pro-capite si è ridotto in termini reali del 7 per cento. Stando così le cose, si legge nel rapporto, il tema della crescita economica diventa centrale e il nodo di come sostenere il progresso della società italiana non può più essere rinviato (nel frattempo, anche le stime sul pil per il 2025 sono state riviste al ribasso dall’Istat, dall’1 per cento allo 0,5 per cento). Siamo intrappolati nella sindrome italiana, ripiegati su noi stessi, in un mondo in cui sempre meno famiglie e imprese competono, mentre lo sviluppo economico è possibile solo nelle società capaci di aprirsi al nuovo e di correre dei rischi. Difficile non convenire.

E’ appena il caso di sottolineare come i sistemi di identificazione da remoto che vengono sorprendentemente banditi utilizzino tecnologie di riconoscimento degli ospiti con tracciamento biometrico e codici Otp (con password da utilizzare una sola volta) del tutto analoghe allo Spid, agli accessi agli autonoleggi e ai conti correnti bancari: di fatto, le nuove anacronistiche disposizioni riportano le lancette indietro di vent’anni. Da gennaio 2025 scatta poi l’obbligo, per i proprietari di immobili da utilizzare per gli affitti brevi, di dotarsi del fantomatico Cin (Codice identificativo nazionale): la proroga degli ultimi mesi si era resa necessaria a causa della estrema farraginosità burocratica e delle numerose inefficienze riscontrate (tra portali dedicati, differenti regolamentazioni regionali, doppie procedure, ecc.).

Insomma, destreggiarsi nel nuovo settore degli affitti brevi sta diventando sempre più complicato. Questo, quando in Italia ci sono quasi 10 milioni di case sfitte, e poco più di 500 mila immobili adibiti ad affitti brevi. Se mancano le abitazioni per i residenti, probabilmente, la responsabilità non è da imputare ad Airbnb e al nuovo settore degli affitti brevi, quanto semmai alla normativa vincolistica in materia di locazioni urbane e a un ordinamento incapace di garantire il rispetto dei contratti. Nel nostro paese, è bene ricordarlo, per riottenere la disponibilità del proprio immobile occupato da un inquilino moroso sono necessari, se tutto va bene, sfinenti procedure in giudizio e almeno due o tre anni. Piuttosto che aggiungere ulteriore burocrazia e nuove limitazioni con finalità evidentemente ostruzionistiche, si dovrebbe invece agevolare un sistema che rispetti il diritto di proprietà e valorizzi le nuove forme di utilizzo degli immobili. In altre parole, sarebbero auspicabili soluzioni innovative, non la caccia alle streghe.

La proprietà immobiliare intesa in senso tradizionale è infatti per diversi aspetti superata: è cambiata la struttura della famiglia, il mondo va più veloce e ci si sposta molto di più che in passato per lavoro o per turismo. Di conseguenza, anche le esigenze per l’utilizzo degli immobili urbani sono cambiate: servono meno metri quadri ma più servizi. Se viene generalmente invocata l’introduzione di limitazioni normative da introdurre per contenere i ritenuti effetti negativi del fenomeno degli affitti brevi – tra tutti l’aumento del prezzo degli immobili e il progressivo allontanamento dei residenti dai centri urbani – appare invece ragionevole ipotizzare che lo sviluppo di piattaforme come Airbnb abbia apportato benefici, sia dal punto di vista dell’utilizzo e della remuneratività delle proprietà immobiliari (anche ai fini della loro manutenzione e riqualificazione), sia per quanto riguarda la differenziazione dell’offerta turistica; oltre che dal punto di vista fiscale, contribuendo alla visibilità e tracciabilità di transazioni che diversamente cadrebbero facilmente nell’irregolarità.

D’altra parte, come sottolineato dal Censis, lo sviluppo economico e sociale è possibile solo nelle società capaci di aprirsi al nuovo e di correre dei rischi. L’alternativa è rappresentata dalla logica assistenziale del superbonus edilizio e della difesa corporativa di interessi e settori che rifiutano la competizione e la concorrenza, a scapito della crescita economica e del progresso civile.