Roma 31/03/2022 Pubblichiamo per intero un recente atto parlamentare presentato dall'On. Maria Luisa Faro in difesa delle attività ricettive extra-alberghiere ed in particolare i B&B senza partita IVA che ancora attendono il famoso ristoro di 2000 euro. Ristoro che sembra che stia cominciando ad arrivare a tutti coloro che sono riusciti a farne richiesta. Le vicissitudini operative di questa operazione sono state da noi più volte illustrate in vari comunicati ancora presenti , sia sul nostro portale che sulle pagine facebook . Come si evince nell'ordine del giorno , data la pochezza dei ristori l'on. Faro sprona il Governo a rifinanziare il fondo affinché ristori, o altri provvedimenti in materia , possano essere previsti per questa categoria che attualmente è diventata l'asse portante della micro ricettività Atto Camera presentato da FARO Marialuisa testo di Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663 La Camera, premesso che: negli ultimi due anni la pandemia da COVID-19, ha profondamente colpito rassetto economico dei vari paesi del mondo, determinando una grave crisi economica in tutti i settori dell'economia; sotto tale profilo, i settori maggiormente colpiti dalla pandemia sono stati quelli legati alla mobilità delle persone, come ad esempio quello dei viaggi e del turismo; il turismo è da sempre uno dei principali settori economici del nostro paese e prima della pandemia rappresentava almeno il 13 per cento del prodotto interno lordo; le misure di contenimento del virus COVID-19 adottate hanno determinato una grave diminuzione dei flussi turistici, sia tra i turisti stranieri sia tra quelli domestici, generando una crisi senza precedenti nel settore turistico; nel corso della pandemia numerose sono state le misure adottate dal Governo a sostegno del reddito dei cittadini e delle imprese al fine di mitigare gli effetti della diffusione del virus COVID-19 sull'economia nazionale; tra le varie misure adottate a sostegno dell'economia italiana va annoverato il Fondo destinato al sostegno delle strutture ricettive extralberghiere a carattere non imprenditoriale, previsto dall'articolo 7-bis, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2021; questa è stata l'unica misura accessibile alle strutture extralberghiere a carattere non imprenditoriale, ovvero i B&B a gestione familiare e quindi non muniti di Partita Iva; le strutture ricettive extralberghiere sono largamente diffuse in Italia e costituiscono un vero e proprio patrimonio nazionale, dal momento che garantiscono la presenza di posti letto in località dall'alto potenziale turistico dove altrimenti non ci potrebbero essere strutture ricettive alberghiere; nonostante ciò, si sono trovate ad affrontare la pandemia, con tutte le sue limitazioni conseguenti, senza alcun tipo di sostegno; al momento della ripresa delle attività, già a partire dall'estate 2020, al pari di ogni altra struttura ricettiva, quelle extralberghiere a carattere non imprenditoriale si sono trovate a sostenere i medesimi investimenti per le spese di sanificazione e per l'adeguamento delle strutture alle nuove normative Covid, senza poter accedere ad alcuna misura ristorativa per gli investimenti effettuati; infatti il sopra richiamato fondo, con la sua dotazione di 5 milioni di euro per il solo anno 2021 è riuscito a coprire soltanto 2500 istanze, tra quelle presentate, impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, anche in futuri provvedimenti normativi, il rifinanziamento del Fondo di cui all'articolo 7-bis, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, con una dotazione adeguata alla copertura del più ampio numero di istanze di accesso presentate.9/3522/13. Faro.
Ordine del Giorno 9/03522/013
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Data: 31/03/2022