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Errore di Booking.com: Ritenute Indebite su B&B e Case Vacanze

Gli errori fiscali di Booking.com

Sono ormai mesi che la nostra Associazione ha denunciato gli errori fiscali di Booking.com riguardo agli adempimenti previsti dalla normativa sulle locazioni brevi.
Secondo l’art. 4 del DL 24 aprile 2017 n. 50, convertito in legge il 21 giugno 2017 n. 96, e precisato dalla Circolare N. 24/E del 12 ottobre 2017, il portale è stato dichiarato sostituto d’imposta. Questo significa che Booking.com deve trattenere, versare e certificare le ritenute fiscali esclusivamente per chi opera con affitti brevi (sotto i 30 giorni).

Errore di Booking.com: Ritenute Indebite su B&B e Case Vacanze

Nonostante le norme in vigore dal 2017, Booking.com sta applicando la ritenuta fiscale del 21% anche a strutture escluse da questo regime, come:

  • Case e appartamenti per vacanze
  • Bed & Breakfast gestiti in forma non imprenditoriale

Questa errata applicazione delle ritenute fiscali sta generando confusione e preoccupazione tra i gestori, con richieste di pagamenti indebiti e, in alcuni casi, prelievi automatici dai conti dei proprietari.

Situazione Peggiorata nel 2025

Dal 2024, Booking.com ha inasprito questa pratica, richiedendo il versamento del 21% sull’intero importo incassato dagli ospiti. In alcuni casi, il portale:

  • Preleva direttamente dai conti dei gestori
  • Invia richieste di pagamento con scadenze ravvicinate e minacce di cancellazione dal portale

ANBBA: Richiesta di Intervento Immediato

Questa situazione è inaccettabile e illegittima. La nostra Associazione chiede a Booking.com di interrompere immediatamente questo prelievo fiscale indiscriminato per il 2024, permettendo ai gestori di:
✅ Dichiarare i redditi in base alle norme fiscali vigenti
✅ Versare le imposte dovute con possibilità di rateizzazione fino al 2025

L’ANBBA continuerà a monitorare la situazione e a tutelare i diritti dei gestori.