Aumento Imposta di Soggiorno:
No al Decreto “Ammazza Turismo”
Aggiornamento del 15/08/2024
Tassa di soggiorno, dove si paga il contributo più alto per pernottare: la mappa dei costi
La mappa della tassa della tassa di soggiorno
L’Adnkronos ha stilato una mappa dei costi della tassa di soggiorno nelle varie località italiane, sulla base di un monitoraggio aggiornato del Codacons sulle tariffe praticate nelle principali città. L’associazione dei consumatori ha segnalato un ammontare annuo di 700 milioni di euro nelle casse di oltre 1.000 comuni.
A Cefalù (Sicilia) nei 5 stelle lusso si pagano 5 euro a notte, nei 5 stelle si pagano 4 euro a notte, 2,50 euro per 4 stelle e villaggi, 2 euro per le altre categorie.
A Otranto (Puglia) il costo minimo è di 1,5 euro per affitti brevi, B&B e campeggi fino a un massimo di 3 euro per le strutture più blasonate.
A Sorrento (Campania) negli alberghi a 5 stelle si pagano 4 euro, nei B&B 3 euro e nei campeggi e negli agriturismi 1,50 euro.
A Cortina d’Ampezzo (Veneto) nelle strutture a 5 stelle si pagano 5 euro a notte, 4,50 euro nei 4 stelle e a scendere di 50 centesimi in 50 nelle altre sistemazioni.
A Courmayeur (Valle d’Aosta) si parte da 50 centesimi in alcune case per ferie ed 1 euro nei rifugi alpini per arrivare ai 4 euro degli hotel più stellati.
A Roma si arriva fino a 10 euro nei 5 stelle e più; si scende a 7,50 nei 4 stelle, a 6 euro nei 3 stelle, a 5 euro per alberghi a 2 stelle e simili, fino a 3,50 euro per gli ostelli e nelle cosiddette “case del camminatore” ovvero le strutture ricettizie ubicate lungo la rete dei cammini. In campeggi e villaggi pagano 3 euro a notte.
A Firenze si parte da 8 euro (alberghi, residenze turistiche alberghiere, agriturismi a 5 stelle) fino ai 3,5 euro (alberghi a 1 stella e campeggi). In mezzo troviamo costi da 7 euro per i 4 stelle e le residenze d’epoca e 5,5 euro a notte per affittacamere e B&B.
A Milano si parte da un massimo di 5 euro per gli hotel più stellati e si cala, progressivamente, verso un minimo di 2,5 euro per gli ostelli della gioventù.
A Palermo negli hotel si segue la via classica: un euro per ogni stella. Per le strutture extralberghiere e per le locazioni brevi si pagano 2 euro a notte.
In questa arroventata estate, stanno circolando notizie su un possibile decreto che darebbe la possibilità ai Comuni di aumentare l’imposta di soggiorno fino a 25 euro a notte per persona, anche se questo tetto massimo sarebbe applicabile solo per gli hotel di lusso. Tuttavia, sappiamo che alla fine anche i piccoli B&B ne subiranno le conseguenze.
Già in alcune città, in particolare a Roma, c’è stato un recente aumento dell’imposta di soggiorno, ma ora basta.
La notizia appena circolata sulla stampa è stata destabilizzante ed è stata accolta con vibranti proteste, specialmente da parte degli albergatori. Se il decreto colpirà anche l’extra-alberghiero e le locazioni turistiche o affitti brevi, anche ANBBA si unirà alle proteste. È auspicabile però che prevalga il buon senso, evitando qualsiasi aumento che sarebbe una vera e propria sciagura, soprattutto alla vigilia di un evento mondiale come il Giubileo del 2025. Se il provvedimento venisse consolidato con i dati paventati, creerebbe un notevole aumento dei prezzi e una possibile evasione fiscale