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Affitti brevi: la scelta dei proprietari in un mercato immobiliare sempre più complesso

Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di forte dinamismo, ma anche di profondi squilibri.

A fronte di un’elevata domanda, l’offerta di case in vendita a prezzi congrui risulta drammaticamente bassa: secondo alcune analisi recenti, si parla addirittura di un rapporto di 1 a 10 tra case disponibili e richieste.

Questo squilibrio si riflette inevitabilmente anche sul mercato delle locazioni, dove si registra un’autentica emergenza abitativa. Sempre più persone – famiglie, studenti, lavoratori – faticano a trovare soluzioni adeguate, e le rare opportunità disponibili spesso presentano prezzi fuori mercato.

Ma perché mancano case in affitto? Le cause sono molteplici, ma un fattore determinante è la crescente tendenza, da parte dei proprietari, a orientarsi verso gli affitti brevi o stagionali. Un cambiamento legato sia a motivazioni economiche che a esperienze passate: molti proprietari, in seguito a problematiche nella gestione di affitti a lungo termine (morosità, danni, difficoltà di recupero), preferiscono oggi affittare per periodi brevi a turisti o lavoratori in trasferta, ritenuti più affidabili.

C’è anche chi, non avendo necessità economiche urgenti, sceglie di tenere gli immobili sfitti, alimentando ulteriormente il disequilibrio tra domanda e offerta. In un mercato così orientato, la scelta degli affitti brevi appare sempre più come una risposta pragmatica a esigenze di flessibilità e sicurezza.

ANBBA monitora con attenzione questi sviluppi e sottolinea l’importanza di politiche equilibrate, che valorizzino il ruolo delle locazioni brevi e al contempo tutelino l’accesso alla casa per chi cerca una sistemazione stabile. È fondamentale non criminalizzare gli affitti brevi, ma comprenderne le motivazioni e integrarle in una strategia abitativa più ampia e sostenibile.

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